
Da sempre, una delle prime domande che ci siamo posti in Sicché è stata: come definire esattamente ciò che facciamo? Come si chiamano le ricerche qualitative online?
Negli anni, abbiamo sentito una gamma infinita di termini: forum di discussione (molto anni ‘90), forum online, web discussion, community, sharing room, bulletin board (in stile americano), diari, diari online, blog (ma come mai?), etnoblog, socioblog, piattaforme qualitative, piattaforme online, insight community... e probabilmente ne dimentichiamo qualcun altro! Questa varietà di termini è frutto di una storia di strumenti nati quasi “per caso,” in un periodo in cui il digitale era agli esordi, e il modo di fare ricerca qualitativa online era acerbo, parziale e spesso improvvisato.
Oggi, però, il panorama è cambiato radicalmente. Il mondo digitale si è evoluto, e la tecnologia mobile ha trasformato il modo in cui ci connettiamo, comunichiamo e facciamo rete. La pandemia ha spinto un’accelerazione nelle abitudini di consumo e nella connettività, ma anche senza questa spinta straordinaria, l’evoluzione del digitale rende quasi inevitabile che una parte sostanziale della ricerca qualitativa si svolga online.
Questo passaggio non è solo un adattamento al digitale ma una vera e propria nuova frontiera per la ricerca qualitativa. A rendere ancora più interessante questa fase è il fatto che il digitale non si ferma: l’introduzione di strumenti e tool di AI nelle piattaforme qualitative offrirà nuove opportunità per le ricerche di mercato online, nuove modalità di partecipazione e di raccolta dati. Da Sicché siamo pronti per questa sfida, integrando tecnologie innovative nella nostra piattaforma per migliorare l’esperienza sia per i partecipanti sia per i ricercatori.
Ma perché così tanti nomi? Questa varietà di etichette riflette una realtà in cui la ricerca qualitativa online è adattabile, flessibile e in continua evoluzione, capace di rispondere a esigenze e obiettivi specifici. Le piattaforme digitali si adattano infatti a tanti e diversi obiettivi di ricerca possibili. Possono essere usate come diari digitali: contesti di introspezione individuale dove i partecipanti possono raccontare il proprio vissuto in una dimensione personale e riflessiva. Possono essere concepiti come forum: discussioni più aperte, collettive e orientate alla condivisione di opinioni in modo dinamico. O ancora come bulletin board, per la sua capacità di strutturare discussioni su vari temi, dando ai partecipanti il tempo per riflettere e contribuire in modo asincrono, senza la pressione del tempo reale.
Infine, anche come spazi di osservazione etnografica, in cui si esplorano comportamenti naturali e spontanei, spesso attraverso interazioni mobili e con contributi multimediali (foto, video, note vocali) che danno accesso a sfumature ricche della vita quotidiana. Tutte queste interpretazioni sottolineano la versatilità degli strumenti digitali e delle piattaforme online per la ricerca qualitativa.
Sicché si adatta a ciascuna di queste esigenze ed obiettivi di ricerca proponendosi come piattaforma qualitativa asincrona per la ricerca online. Quindi non una piattaforma per videochiamate, chat, webinar o focus group online in tempo reale ma una piattaforma asincrona che permette ai partecipanti di esprimersi nei loro tempi, evitando la pressione dell’interazione diretta e immediata. I ritmi dilatati di questo formato liberano la motivazione e la creatività degli utenti, dando loro lo spazio per riflettere e rispondere con maggiore autenticità.
Questo approccio risponde a un bisogno emergente nel settore: il desiderio di ottenere insight più profondi e genuini, rispettando i tempi e il contesto di ciascun partecipante. I partecipanti possono così contribuire quando è per loro più comodo, rendendo possibile una condivisione di idee ed emozioni che supera la barriera della comunicazione in tempo reale.
Sicché non vuole essere solo uno strumento freddo e tecnico, ma una piattaforma che stimola la parte più irrazionale, emotiva e creativa dei partecipanti, oltre che dei ricercatori. Con una serie di funzioni innovative – alcune delle quali siamo fieri di introdurre per la prima volta sul mercato – Sicché consente ai partecipanti di esprimere emozioni in modo spontaneo e autentico. Questi strumenti stimolano anche i ricercatori, invitandoli a esplorare nuove modalità di interazione e a sperimentare approcci creativi per suscitare insight più ricchi.
Mentre il digitale continua a evolversi, anche il modo in cui conduciamo la ricerca qualitativa diventa sempre più flessibile e innovativo. In Sicché siamo convinti che la ricerca qualitativa online non sia solo una necessità dettata dai tempi, ma una straordinaria opportunità per ottenere insight più ricchi e autentici, mettendo a disposizione strumenti che rispettano i ritmi e le preferenze dei consumatori.
Che si tratti di un forum, di una community, di un diario o di una bulletin board, ogni strumento ha un suo valore unico, capace di fare luce su aspetti fondamentali dei comportamenti e delle preferenze dei consumatori. E voi, come li chiamate?