Le piattaforme per fare community qualitative online sono moltissime e anche noi, da ricercatori qualitativi, prima di progettare Sicché ne abbiamo usate davvero tante (e tutt'ora continuiamo ad usarle, come ricercatori freelance!).
Nessuna però ci ha mai convinto fino in fondo.
Tutte piattaforme magari molto efficienti dal punto di vista tecnologico, ma con alcuni limiti in termini di facilità d’uso per intervistato e ricercatore. Complesse e time spending nelle fasi di set up e di caricamento della traccia, funzioni di moderazione non pensate per un’analisi on going dei risultati… in definitiva, nessuna secondo noi supporta del tutto il nostro lavoro di moderazione e analisi.
📄 Quante volte, ad esempio, usando una di queste piattaforme, sarà capitato anche a voi di dover copiare e incollare le verbalizzazioni in un altro file per non perdervi le frasi migliori da mettere nel report?
👀 Oppure, quante volte avete dovuto rileggere i contenuti più e più volte per capire le differenze tra donne e uomini, o tra user e non users?
🚀 E ancora: quanto spesso vi è successo di non capire come impostare una funzione durante il caricamento della traccia che neanche l’Apollo 11 era così difficile da far decollare nello spazio?
🕛 E inoltre: perché vivere con l’ansia che la piattaforma chiuda alle 23.59 dell’ultimo giorno di field senza lasciare modo agli intervistati ritardatari di completare le domande mancanti?
La progettazione di Sicché è partita proprio da qui, ovvero dalla volontà di superare i limiti delle piattaforme qualitative esistenti per ottenere la migliore esperienza possibile per clienti, ricercatori e, non ultimo, utenti.
In poche parole volevamo una piattaforma finalmente pensata e progettata da chi le piattaforme le conosce e le usa tutti i giorni, capace di rispondere ai bisogni dei ricercatori e con funzionalità che facilitassero il loro lavoro.
Insomma, una piattaforma per ricercatori, concepita, disegnata e aggiornata da ricercatori. E non è un semplice slogan 😎
Noi pensiamo di avercela fatta, come ci stanno dimostrando ogni settimana i ricercatori che la utilizzano, in Italia e nel mondo.
E tu? L’hai già provata? 😉
