
Sicché, da sempre abbiamo un debole per gli aspetti grafici e per la cosiddetta data visualization.
Vedere i dati e "capirli al volo" è, secondo noi, di fondamentale importanza.
Per questo la nostra piattaforma prevede un grafico diverso per ogni tipologia di domanda: per capire al meglio e in tempo reale le risposte degli intervistati, potendo naturalmente filtrare e vedere il grafico "riadattato" a seconda dei vari filtri per sub-target (un aspetto che noi diamo per scontato, ma scontato non è, se è vero che in molte piattaforme tale aspetto non è così facile da gestire...)
Non eravamo soddisfatti di un grafico, in riferimento a una tipologia di domanda: l'associazione di immagini, ovvero le risposte emozionali legate ai test proiettivi, associativi. Dunque l'abbiamo ideata, disegnata, infine l'abbiamo fatta sviluppare.
Come ricercatori qualitativi, tutti noi "amiamo" le word cloud, ovvero quelle "nuvolette" di parole che ci restituiscono, a grandezze diverse, le associazioni più frequenti rispetto a un concetto, uno stimolo, qualunque cosa.
Ci siamo detti: perché non fare una image cloud?
Il risultato è decisamente di impatto: non pensate? A vedere oggi il grafico che restituiscono le nostre piattaforme competitor sembra di fare un salto indietro nel passato: possibile che si debbano usare gli istogrammi, legati per altro a codici numerici?
Abbiamo poi pensato che le singole immagini potessero anche divenire un modo per filtrare i risultati e leggere solo i commenti legati all'immagine scelta... perché, ormai anche per deformazione professionale, il nostro pensiero è sempre lo stesso: "come possiamo rendere il nostro lavoro più facile, come possiamo rendere la piattaforma più intuitiva e usabile, per arrivare in modo naturale e immediato a capire e leggere i risultati?"
Vi lasciamo con un video di 30 secondi che introduce l'image cloud - buoni test associativi e buoni grafici a tutti 😊