
Ancora prima che ricercatori qualitativi freelance, siamo appassionati di digitale e non solo... di musica, di arte, di video (e cinema), insomma... ciascuno di noi nel (poco...) tempo libero coltiva svariati interessi, e di conseguenza fruisce di svariate app, servizi di streaming, portali o contenuti.
Il che vuol dire interfacce, interazione con funzioni, menu di vario tipo.
Aiutati anche dai molti test di UX/UI che regolarmente facciamo, per lavoro, anche senza volerlo siamo ogni giorno alle prese con temi di usability, per cui l'ottimizzazione dell'interfaccia e la relazione uomo-macchina sono aspetti che ci appassionano, ci toccano quotidianamente.
Dalle playlist di Spotify ai "nuovi" modi di presentare con Miro o Mural, dai "labirinti" di Google Workspace ai subreddit di Reddit, sempre tra una storia e un DM su instagram, traiamo importanti insegnamenti, anche senza accorgercene.
Il nostro lavoro, poi, è creare ambienti facili per l'utente finale, che riprendano da queste app, da queste "abitudini", da utilizzare quindi in modo naturale, "scontato".
Ecco, quando ci chiedono a cosa ci ispiriamo, quando creiamo nuove funzioni per le ricerche qualitative... beh, in parte dalla nostra esperienza come ricercatori, psicologi, sociologi, esperti dei media, in parte però anche da questi tool/app. Che hanno tanto da insegnare...